Il lavoro del futuro passa attraverso la sostenibilità aziendale. Lo sostiene LinkedIn che mette ai primi posti delle posizioni lavorative in crescita negli ultimi anni la figura del Sustainability Manager. Si tratta di colui che si occupa di supervisionare la realizzazione delle strategie di sostenibilità durante un progetto o per l’intero complesso aziendale, mettendo le imprese nelle condizioni di affrontare i cambiamenti indotti dall’innovazione tecnologica e dalle nuove sfide green.
Il noto social californiano, che rappresenta oggi la rete professionale sul web più grande al mondo, ha analizzato i trend che stanno definendo il futuro del mercato del lavoro, incrociando i dati delle molteplici offerte presenti sulla piattaforma nel periodo compreso tra gennaio 2017 e luglio 2021.
Secondo la classifica delle 25 posizioni lavorative in crescita negli ultimi anni, il Sustainability Manager occupa il quinto posto, a conferma che in un contesto di crescente sensibilità per le tematiche sociali e ambientali, soprattutto tra le giovani generazioni, la sostenibilità è ormai un orientamento imprescindibile anche per le aziende.
Il manager della sostenibilità, in particolare, si occupa della conformità alle norme ambientali, energetiche e di sicurezza delle attività svolte dall’azienda. Deve conoscere i fattori ESG e il loro impatto all’interno dei mercati in cui opera, per poter guidare l’evoluzione del sistema aziendale verso la sostenibilità, implementando i temi dell’economia circolare e della gestione sostenibile e condividendoli con il team. Svolge, quindi, sia funzioni precauzionali- con strategie che possano giovare al business aziendale nel medio o lungo termine – che di promozione degli investimenti sostenibili.
Si tratta di una professionalità che si sta affermando sempre di più negli ultimi anni nel mercato del lavoro. Fino a qualche tempo fa, infatti, a svolgere queste mansioni era spesso l’addetto all’innovazione di prodotto o di processo. Una maggiore attenzione alla sostenibilità deriva soprattutto dalle evoluzioni sociali e culturali che si sono avute a partire dalla pandemia da Covid-19 che ha stravolto anche il mondo del lavoro, determinando la necessità per molti professionisti di intraprendere nuove carriere in direzione green and health. E alla sostenibilità ambientale, viene dedicato, già da qualche anno, un numero crescente di corsi di studio, interni ed esterni al mondo universitario, sinonimo di come la figura del Sustainability Manager sia ormai molto ambita dalle aziende.
Le competenze richieste per svolgere questo ruolo sono la responsabilità sociale d’impresa, la rendicontazione di sostenibilità ed il Life Cycle assessment. Oltre a comprendere bene il business, il sistema delle tecnologie, del mercato e dei processi produttivi in cui opera, chi intende formarsi in questa direzione dovrà essere dotato di sensibilità strategica, capacità di relazione e comunicazione, nonché capacità progettuale. Generalmente, chi si approccia a tale settore, ha ricoperto precedentemente funzioni di Project manager e Responsabile ambiente, salute e sicurezza.